Ristorante Bice, dal 1939 in via Borgospesso

Bice sta lì, sull’insegna, a imprimere per sempre il marchio di Bice Mungai che mosse i primi passi tra i fornelli nell’osteria di via San Pietro all’Orto. Se a Milano si desiderava gustare la cucina toscana e godersi tutta la cordialità di un ambiente familiare, ci si recava da lei.

Nel 1939, il trasferimento al civico 12 di via Borgospesso (appena dietro via Montenapoleone) mentre è dal 1996 (con la scomparsa della nonna Bice) che il ristorante è gestito dalle nipoti Roberta e Beatrice. In questi anni, qualità e tradizione, freschezza e originalità hanno fatto del Ristorante Bice un riferimento imprescindibile per l’alta società.

Ritrovo culinario di calciatori e personaggi dello show business ma pure delle famiglie più rinomate del capoluogo lombardo (dai Moratti ai Falck, dai Brivio agli Sforza), il ristorante ha saputo non perdere il passo con le trasformazioni societarie e farsi trovare pronto a soddisfare le nuove esigenze del contesto storico: di fianco alla ricca e variegata offerta del pranzo e della cena (unico momento di chiusura, la domenica sera) sono stati introdotti anche menù cosiddetti “fast” (da 25 euro a persona).

Pensati per andare incontro a colazioni di lavoro, le quattro tipologie di menù fast includono l’offerta “Mediterraneo” a base di pasta; “Light“, pesce al vapore o grigliato; “Vegetariano“, torte salate, insalate e verdure; “Carne“, fiorentina o bistecca alla milanese.

Tra specialità della casa (imperdibili le pappardelle della casa al telefono) e pietanze tipiche, la carta offre una vasta scelta: dai secondi prestigiosi a base di carne e pesce a pietanze con i funghi, dalla pasta fresca ai dolci e gelati artigianali.

Mercati a Milano: dove e quando

La tradizione delle bancarelle all’aperto, nonostante il mondo viaggi a velocità supersonica e si faccia fatica a stare dietro a progresso & sviluppo, non è mai venuta meno. I mercati

Mitarotonda, la musica di via Corridoni 37

Da Gallini a Mitarotonda, come dire dal 1888 ai giorni nostri. Milano, zona 4 in parallelo al Corso di Porta Vittoria. Denominatore comune, gli strumenti musicali. La storia di Milano la si può raccontare anche partendo da una visuale inconsueta. I suoi negozi. Sembrano un dettaglio (metri quadri) a margine di un volume corposo (la città). In realtà, sanno essere anima che agglomera migliaia di altre anime più piccole. I passanti, i residenti, i turisti. Scarpe e passi: a farne la conta, si scrivono tomi. Su tomi.

Mitarotonda non fa eccezione alla regola: presente dal 1987, ha garantito continuità alla storia professionale di Gallini. Musica è armonia. Ritmo. In via Filippo Corridoni, al 37 (il Conservatorio sta a due passi), ce n’è a sufficienza. Il sito internet mette in chiaro: “Chiunque può entrare per dare un’occhiata, provare il diverso timbro dei pianoforti, prendere visione degli strumenti, degli spartiti e dei libri o anche solo chiedere informazioni”.

Peculiarità e garanzia: ciascun cliente è assistito dal personale di negozio con attenzione. Nulla è lasciato al caso. Non potrebbe essere altrimenti. Perchè in ambito musicale, è il particolare, la sfumatura a fare la differenza. E la differenza la fa chi tende alla perfezione. Vasta gamma di scelta, al Mitarotonda è possibile acquistare:

Le 9 zone di Milano

Zone o circoscrizioni. Il Comune di Milano è diviso dal 1999 in nove ambiti zonali: precedentemente le aree erano venti, di dimensioni minori per superficie e numero di abitanti, molte