Milano perderà il suo negozio Gap: a differenza di quello che avverrà per altri punti vendita del marchio, lo store meneghino non sarà assorbito da OVS come accadrà al contrario nel resto della penisola.

Milano perderà il suo negozio Gap: a differenza di quello che avverrà per altri punti vendita del marchio, lo store meneghino non sarà assorbito da OVS come accadrà al contrario nel resto della penisola.

Fao Schwarz sbarca a Milano e per coloro con qualche annetto in più sulle spalle è subito Natale e “Mamma ho perso l’aereo“. L’iconico negozio di giocattoli aprirà presto anche nel capoluogo lombardo con il suo primo flagship store in Italia.

Chiunque sia amante del fitness sa cosa si nasconde sotto le parole Virgin Active: il noto brand apre in Bocconi il suo primo club “post covid“. Una scelta importante per il tessuto sociale di Milano e per coloro che amano poter contare su specifiche risposte alle loro domande di benessere.

Ferragosto rappresenta sempre un momento “tragico” per coloro che rimangono a casa e necessitano di fare la spesa: quali sono i negozi che consentiranno a chi è rimasto a Milano di poter andare avanti, sia tra beni di prima necessità che servizi accessori?

È stata un’apertura un po’ in sordina, livello mediatico, quella di Swappami a Milano: un progetto davvero interessante perché è differente dalla maggior parte dei negozi presenti in città. In pieno centro è infatti nato uno store basato sul baratto che consente a chiunque di mettere in vendita, se così si può dire, oggetti che non usa più.

Why Run è arrivato a Milano: l’innovativo store per runner è stato inaugurato ufficialmente lo scorso 21 giugno e tutti si aspettano che diventi presto il nuovo tempio sacro della corsa per i milanesi.

Supreme ha aperto il suo primo store a Milano, facendo del capoluogo lombardo meta di pellegrinaggio di tutti coloro che amano il brand nello specifico e che vogliono acquistare un pezzo unico.

Lo Scalo Milano, outlet che ha preso vita di recente a Locate Triulzi, nell’hinterland di Milano, nonostante l’emergenza covid in atto è riuscito a passare a quella che viene chiamata “fase” due e che lo vede aggiungere altri negozi all’interno dei suoi spazi.

L’acronimo usb sta per Universal Serial Bus. I cavi usb mettono in connessione un computer con altri strumenti quali tastiere e stampanti, lettori multimediali portatili, congegni di puntamento ecc. Com’è noto, vengono impiegati anche per l’alimentazione elettrica di dispositivi mobili. Gli smartphone si mettono in carica proprio tramite un cavo usb che va collegato alla spina da inserire nella presa di corrente. In ogni caso, lo standard USB ha rimpiazzato le altre interfacce di comunicazione seriale.

Per tanti anni in Lombardia, soprattutto in quelli del boom economico, la “Grande G di Galimberti” era per tutti l’emblema della tecnologia, la catena di negozi di elettrodomestici alla quale affidarsi per poter contare sul ultimo dispositivo tecnologico sul mercato: dopo tanti anni, questa realtà è in crisi e rischia di sparire.

L’emergenza dettata dal coronavirus non ha solamente messo a repentaglio il buon esito dei saldi invernali quest’anno ma anche portato a una grave perdita all’interno di quello che il canale della moda milanese più importante: la galleria di Milano. Cosa è successo? Negozi storici sono stati costretti a abbandonare le loro sedi non potendo più permettersi di mantenere il loro posto al suo interno.

Quella che poteva essere un’occasione importante per far riprendere l’economia della Regione Lombardia si è rivelata a conti fatti, a causa del DPCM che decreta la regione zona rossa e quindi l’annullamento dell’apertura dei negozi al dettaglio, un’occasione persa: parliamo dei saldi.

La pandemia di coronavirus ha messo a ferro e fuoco l’intero 2020 di commercianti e attività correlate che, a seconda del settore e del luogo di appartenenza sono riuscite a in modo differente a ripartire. La cosa che stupisce è come alcune attività riescano comunque a reggere e addirittura ad ampliarsi mentre altre siano costrette a chiudere.

Il rialzarsi della curva dei contagi di Coronavirus, più o meno come accaduto nel corso di marzo scorso, ha portato a delle limitazioni degli spostamenti in molte regioni: la Lombardia e Milano per il numero alto di contagi sono divenuti immediatamente zona rossa e costretti a seguire un nuovo periodo di lockdown, definito soft, che ha costretto alla chiusura dei negozi e alla ripresa in via esclusiva di asporto e consegne a domicilio.
