Questa volta non è una bufala. Starbucks aprirà davvero a Milano prima, a Roma poi. Almeno queste sono le intenzioni di Howard Schultz, amministratore delegato della catena Usa di caffetterie, che promette investimenti di tanti milioni di dollari nel palazzo delle Poste di Milano insieme all’assunzione di almeno 350 persone in Italia.
Milano sarà la prova generale di un progetto che però è molto più ambizioso e prevede di aprire tanti altri negozi in Italia, e in particolare anche a Roma. Schultz è pronto alla sfida ed ha già presentato il suo progetto a Palazzo Marino svelando che l’insegna Starbucks Reserve Roastery a Milano si troverà nell’ex sede delle Poste in Piazza Cordusio, dove è prevista l’apertura del primo negozio della catena per la fine del 2018 e pare che questo sarà il negozio più grande d’Europa.
> STARBUCKS A MILANO DAL PRIMO FEBBRAIO: E’ FALSO
Il negozio occuperà con la torrefazione gran parte dei 2.500 metri quadrati di superficie. Sarà una fabbrica del caffé, come quella storica di Seattle, ma sarà simile anche ai negozi di Shanghai, di New York e Tokio. Il negozio di Milano sarà un gioiellino incastonato nel palazzo delle Poste, luogo ideale per preservare l’originalità di Starbucks facendo però un omaggio alla cultura italiana. Il lavoro del cantiere sarà enorme e le novità non riguardano solo stile e design.
> STARBUCK A MILANO IN PIAZZA CORDUSIO A SETTEMBRE 2017
Secondo quanto annunciato da Howard Schultz in un’intervista a La Stampa, ci saranno cinque nuovi caffé realizzati con tecnologie innovative, oltre al tradizionale espresso. Un esempio, il nitro caffé, estratto a freddo utilizzando l’azoto liquido, infusioni di caffé e bevande innovative. E poi wifi super veloce, musica con i partner di Spotify, servizi di pagamento fintech. Un investimento che richiede almeno 500mila dollari per iniziare e poi l’assunzione di 100 persone che lavoreranno nella Roastery milanese e 350 posti di lavoro complessivi in Italia.