Vionnet apre in corso Monforte

di La Redazione 1

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Altra importante apertura in questa settimana della moda milanese, dopo quella di Rodo in corso Matteotti, è quella dello storico marchio di haute couture francese, da qualche anno passato di proprietà a Matteo Marzotto, Vionnet che ha aperto uno showroom in corso Monforte 16.

La storica Maison della talentuosa Madeleine Vionnet, fondata a Parigi nel 1912 dalla più grande rivale di Coco Chanel, ha celebrato nel secondo giorno della fashion week, l’inaugurazione dello showroom alla presenza di ospiti noti nel mondo della moda come Elio Fiorucci e Filippa Lagerback ma anche tanti addetti ai lavori e volti noti dello spettacolo nazionale.

Finora i capi del brand Vionnet si potevano acquistare in diversi store multimarca in Italia come ad esempio Antonia o 10 Corso Como a Milano, Al Duca D’Aosta a Padova o da Montorsi a Modena mentre a livello internazionale è sempre stato presente in department store di grande rilievo.

Il primo negozio monomarca in Italia della griffe francese si trova all’interno di Palazzo Premoli, una location storica che è stata scelta per comunicare lusso, eleganza e raffinatezza. La boutique è stata progettata con l’intenzione di rievocare lo stile della storica fondatrice Madame Vionnet: la cura del più piccolo dettaglio e degli arredi interni è infatti una sua degna rappresentazione.

Pareti bianche e arredi in ebano, tratti rigorosi e puliti, l’uso di marmi intarsiati, come nell’atelier parigino degli anni ’30, vetrine incorniciate da bordi in ottone brunito, rivestimento in raso dei camerini. Nella parte posteriore del negozio poi si trova un’area esclusiva e interamente dedicata alle creazioni demi-couture della Maison: oltre che a fornire un servizio personalizzato alla clientela di alte pretese del brand francese, questa peculiarità del monomarca meneghino rappresenta un modo per sottolineare l’eredità sartoriale e la tradizione artigianale di Vionnet. La fondatrice della Maison infatti ha svolto un ruolo importante nella definizione della moda contribuendo a liberare la donna dal bustier e cambiandone i canoni di abbigliamento: maestra del taglio sbieco e dei plissé che scivolano sul corpo, oggi sarebbe fiera di osservare come le sue idee siano ammirate e seguite nel tempo.

 

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