Negozi in Galleria Vittorio Emanuele, canone doppio per chi cambia insegna

di La Redazione 0

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E’ giunta da pochi giorni la notizia per cui la giunta comunale della città meneghina ha approvato una nuova regolamentazione per arginare il fenomeno della cessione dei rami d’azienda dei negozi presenti in Galleria Vittorio Emanuele II.
I negozi che si trovano a due passi da piazza Duomo, in pieno centro storico, sono infatti spesso soggetti a cambiamento di nome: in tal caso il Comune riscuoterà il doppio del canone versato dal precedente concessionario nel momento in cui ci sarà un cambiamento di marchio, di insegna o di destinazione d’uso.

Per evitare speculazioni infatti le cessioni saranno possibili dopo i primi tre anni di esercizio e negli ultimi due di validità della concessione primaria che solitamente dura una dozzina di anni. La giunta comunale si riserva comunque il diritto di autorizzare i cambiamenti di insegna, brand e tipo di attività commerciale in base al prestigio dei luoghi in cui questa avviene cercando sempre di garantire il giusto mix commerciale.

Questa regolamentazione è importante al fine di salvaguardare il salotto buono di Milano dagli abusi eccessivi rendendo il Comune di Milano come parte importante in queste decisioni e aumentando gli introiti delle casse cittadine attraverso l’aumento del canone da versare. Questo è anche un metodo pensato appunto per valorizzare una zona molto importante e di prestigio della città della moda.

La ‘voce in capitolo’ dell’amministrazione comunale è fondamentale per regolamentare le pratiche tra le società private che sono solite attivare questi cambiamenti senza dover render conto ai piani alti. Con questa nuova possibilità decisionale del comune di Milano si incentiva l’interesse economico del centro cittadino e della proprietà pubblica.

Capita infatti di passare in Galleria e di notare nuovi brand e nuove insegne che catalizzano la nostra attenzione. D’ora in poi tutto ciò sarà possibile ma seguendo delle linee guida un po’ più rigorose che sicuramente faranno bene alla zona ‘in’ della città e anche ai normali cittadini!

 

Photo Credits| Bernt Rostad via Flickr

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