Menu regionali a Milano – Parte terza

di La Redazione 0

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Abbondanato il Lazio ci spostiamo sull’Adriatico per presentare due ristoranti della tradizione abruzzese. “Il Capestrano” in via Pizzi 14 offre un ambiente confortevole e un menu scritto esclusivamente in dialetto. Per chi è lontano dalla lingua suggeriamo di chiedere ai camerieri. Come primo si possono gustare gli spaghetti alla chitarra con sugo di castrato o la pasta e fagioli; per secondo fettine di vitello con porcini e caciocavallo e i tipici arrosticini. “Da Giannino – L’angolo d’Abruzzo” in via Bixio troviamo un ambiente molto informale, con tavole apparecchiate con le intramontabili tovaglie a quadri. Da mangiare la cucina propone sagne e fagioli, zuppa di cardi, polpettine di agnello.

Spostandoci al sud e approdando in Puglia sono molte le alternative che incontriamo. “Al rifugio pugliese da Muciaccia”, in via Boni, ci accolgono pareti colorate e soprattutto le orecchiette con cime di rapa. E poi polpette di cavallo, costatine d’agnello, latticini.  Se cercate pesce il vostro posto è “ Melaverde”, in via Monviso 36. Si inizia con un riso patate e cozze e si prosegue con l’orata di mare alla biscegliese.

Per quanto riguarda le isole, molti sono i ristoranti sardi, a partita da “Baja Sardinia”, in via Tagliamento 11. Si comincia con gnocchetti alla nuorese, spaghetti di vongole e bottarga e si prosegue con grigliate miste e il gustoso Maialetto, solo su prenotazione. Naturalmente non ci si può sottrarre al rito del mirto come conclusione del pasto. Alla “Trattoria del pescatore”, in via Atto Vannucci 5 si mangia pesce: dall’astice alla catalana, agli spaghetti con vongole e bottarga. Si può sempre avere dell’ottimo pecorino e si “deve” sempre terminare con il mirto.

Non mancano certo ristoranti siciliani, a partire dal “Merluzzo felice”; in via Lazzaro Papi 6. Qui troviamo una piccola sala sempre molto affollata, luci basse e un ambiente molto ospitale. La tradizione isolana prevede pasta alla Norma, spaghetti alla Pirandello ( in bianco con vongole, astice e gamberoni), caponatina e couscous alla trapanese. In via Bramante 26 c’è “Ottimofiore”, gestito da una famiglia originaria di Caltagirone. Qui i piatti della tradizione siciliana vanno dagli spaghetti con alici, allo spada al limone e mentuccia per terminare con cassata e cannoli.

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